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giovedì 30 agosto 2012

Perdita Clienti Telecom Italia

Mi spiegate perchè telecom italia continua a perdere clienti in questo modo?

mercoledì 15 agosto 2012

Ancora su esodati

Cinquemila esodati aspettano la lettera della salvezza

La protesta La protesta contro la riforma Fornero, che non applica le vecchie norme pensionistiche a esodati e persone in mobilità, è partita da Torino dove è stato utilizzato anche il tram 7

L’Inps: ma chi non la riceve non si allarmi. A Novara l'attesa per 522 persone che sono rimaste senza stipendio né pensione

marina cassi
Sono partite. Viaggiano in questa lunga estate di ansia le lettere che gli «esodati» aspettano per conoscere il proprio futuro. Le dovrebbero ricevere i lavoratori che rientrano nei 65 mila che potranno andare in pensione con le vecchie norme, pre riforma Fornero.

A Novara sono 522
In Piemonte ne dovrebbero arrivare oltre 8 mila di cui 5 mila a Torino. A Novara sono 522. I dati sono dell’Inps che vuole mandare un messaggio rassicurante: anche se la tanto attesa missiva non arrivasse non significherebbe che quel lavoratore sia escluso dai 65 mila. Spiega Giorgio Peruzio, direttore vicario dell’Inps del Piemonte: «Noi mandiamo la lettera come un aiuto per ricordare che i requisiti devono essere verificati per poter entrare nella graduatoria nazionale dei 65 mila. Se un lavoratore ritiene di avere i requisiti, ma non riceve la lettere deve fare una cosa semplicissima: contattare l’Inps e chiedere un appuntamento».

Niente paura
Peruzio ha una preoccupazione: «Non vorremmo che si creasse un clima di allarme. Se la lettera non arriva non è necessario alcun ricorso, basta segnalarsi». Il dirigente dell’Inps ha ben chiaro che gli esodati vivono da mesi in un clima di incertezza, preoccupazione in qualche caso autentica paura. E per questo aggiunge: «Il Ministero ha chiesto all’Inps una valutazione del numero di chi ha i requisiti per essere esonerato dalla riforma delle pensioni. L’Inps ha prodotto un risultato e su quella base sono partite le lettere». Peruzio ci tiene a fare un riepilogo di chi rientra nei possibili 65 mila esonerati. Dice: «Il decreto di salvaguardia comprende i lavoratori in mobilità ordinaria e lunga per accordi stipulati entro il 4 dicembre 2011 e licenziati entro la stessa data. Ci sono poi i lavoratori titolari di assegno straordinario a carico dei Fondi di solidarietà per accordi stipulati sempre entro il 4 dicembre».

Versamenti volontari
Ci sono poi altri casi che ruotano sempre intorno alla magica data del 4 dicembre: le persone autorizzate ai versamenti volontari entro quel giorno, che non abbiano ritrovato un lavoro e che abbiano versato almeno un contributo». Il dirigente Inps ne enuncia altre situazioni: «Gli esonerati dal servizio entro il 4 dicembre, chi è in congedo per assistenza figli disabili dal 31 ottobre del 2011 e che non sia rientrato al lavoro e abbia 40 anni di assicurazione e la finestra pensionistica entro due anni dall’inizio del congedo.

Le scadenze
E, infine, i lavoratori cessati entro il 31 dicembre 2011 con accordi individuali o collettivi con incentivo all’esodo che non si siano rioccupati e con la finestra pensionistica entro il 31 dicembre 2013».Alle prime tre categorie l’Inps manda la lettera. Tutti gli altri devono «presentare domanda di ammissione alla deroga entro il 21 novembre alle Direzioni territoriali del Lavoro». Rimane il problema dei 55 mila ulteriori possibili salvaguardati. Ma per loro ancora non c’è il decreto.

Mobbing Telecom Italia - Sentenze di esempio

Mobbing: le più significative sentenze in materia


     
In materia di mobbing non esiste una normativa specialistica e i legali impegnati a difendere queste vittime fondano le loro giuste pretese sulle disposizioni codicistiche e la giurisprudenza, cimentandosi quotidianamente in un aggiornamento rigoroso. In questi anni, infatti, la Magistratura ha indicato alcuni elementi distintivi del mobbing, giudicati col passare del tempo essenziali e irrinunciabili, al fine di identificare e riconoscere tale nuova fattispecie giuridica. La Corte di Cassazione, anche nelle sentenze più recenti, confermando la tesi prevalente, ha tradotto il termine inglese "mobbing" con "persecuzione", poiché il fenomeno può essere descritto soltanto come un coacervo di azioni (legali e non) finalizzate a un obiettivo specifico (l'estromissione del lavoratore dal gruppo umano), attuate per un congruo periodo e soprattutto artatamente congegnate dall'autorità vigente, cioè da chi può premiare e punire i sottoposti, quindi anche abusare di tale potere a fini estorsivi. Queste strategie di sopruso, spesso presenti in vari ambienti di lavoro, segnano in modo indelebile i lavoratori, danneggiando drammaticamente le loro esistenze (e quelle dei familiari): ciò accade, in particolar modo, quando la persecuzione si perfeziona con il licenziamento o addirittura con l'infamante licenziamento disciplinare, che aggiunge dolore a chi già soffre per l'incomprensione di parenti e amici e per la perdita del proprio ruolo sociale.
Nella tabella allegata è possibile consultare le più significative sentenze in materia di mobbing. Vedi allegato

sabato 11 agosto 2012

Esempi mobbing

Dalla numerosa letteratura esistente cito alcuni casi.
  1. Una giovane impiegata nel cui ufficio i colleghi tenevano deliberatamente alto il volume della radio, in modo che lei, dal suo posto, già di per sé isolato, fosse tagliata fuori da ogni possibile comunicazione. Il risultato fu che lei non soltanto manifestava problemi alla gola ( dato che per essere udita senza alzarsi dal suo posto doveva urlare) ma dopo tre anni di isolamento di questo tipo, aveva gravi problemi psicologici.


  2. Un racconto di un operaio il quale doveva sopportare che tutti i giorni gli altri operai fumassero nel suo reparto. Il fatto che tutti sapessero che a lui il fumo dava fastidio, lo aveva convinto che lo facessero apposta per creargli problemi. Negli altri reparti era proibito fumare in quanto i non fumatori si erano fatti rispettare. Anche lui si rivolse al suo superiore, con esito deludente. Continuavano a fumare da lui. Evidentemente la sua opinione era meno importante di quella degli altri non fumatori. Dopo quasi due anni e mezzo, l’Azienda cercò un altro operaio che svolgesse le sue mansioni. Il nuovo arrivato fu messo al suo posto e lui fu incaricato di svolgere un mansione inferiore rispetto alla sua qualificazione. entro qualche settimana diede le dimissioni
  3. Dalla cronaca di qualche anno fa, cito a memoria la storia di un ingegnere impiegato in un ministero che aveva, a suo dire, vinto un concorso che doveva vincere qualcun altro. Si era ritrovato senza nessun lavoro da fare. Percepiva regolarmente lo stipendio, e stava nella sua stanza da solo, con la sedia e la scrivania, isolato. Aveva denunciato il fatto ai superiori, e poi ai giornali chiedendo giustizia, ovvero lavoro.


  4. Ricordo di un episodio accaduto anni fa: un impiegato di banca era divenuto il divertimento di altri colleghi, il loro zimbello. Era fatto oggetto di derisione e prese in giro. Era laureato e parlava correntemente l’inglese. Il suo sogno era di andare all’ufficio estero, fu convinto ad andare a lavorare in agenzia. Ebbe delle difficoltà di inserimento e ne uscì col marchio di "incapace". Iniziarono anche qui le derisioni e la sua deriva mentale. Un giorno si impiccò lasciando una lettera per spiegare il suo gesto. Era la sua ultima protesta.


  5. Giuseppe,  impiegato bancario il quale raccontò che dopo un paio d'anni circa, era
    in balìa del Mobbing.  Soffriva d'insonnia ed in casa stava ore sul divano e guardava la televisione senza parlare, oppure in altri momenti, aggrediva la moglie e la figlia verbalmente con fiumi di parole o scatti d'ira. Era arrivato al punto che tra lui e la moglie avevano pensato di divorziare e la figlia universitaria aveva smesso di studiare e se ne era andata di casa. Fortunatamente si rivolse ad un avvocato, esperto di diritto del lavoro, che conosceva il Mobbing con le sue nefaste conseguenze. Egli le spiegò a Giuseppe. Questi comprese la sua situazione, e specialmente dopo il drammatico episodio accadutogli al pronto Soccorso in cui era stato veramente male, arrivò a normalizzare abbastanza i rapporti con la moglie, ed assieme a lei convinse la figlia a rientrare in casa riconquistandone l'affetto.



  6. Fabio, dirigente di una grande azienda pubblicitaria. Nelel alterne vicende di cambi della proprietà avvenute nella sua azienda, il suo ruolo di dirigente era stato ridimensionato in un ruolo con mansioni impiegatizie. Da un anno e mezzo circa, demansionato e coinvolto da pressioni psicologiche di ogni tipo,aveva accumulato un'enorme rabbia che esplodeva con scatti d'ira. Era insonne, aveva degli incubi notturni e di giorno lamentava forti cefalee. Sovente si assentava dal lavoro per malattia. La moglie, sua collega, si recava
    regolarmente al lavoro con un impegno costante ed aveva una carriera sgombra da problemi. Egli viveva la sua situazione lavorativa davanti alla moglie-collega, come una umiliazione. E questa, in cas,a condivideva la depressione del marito coi suoi malumori. Nella loro mente l'immagine del collega, specie in quella del marito, finiva col sovrapporsi a quella del partner, provocando liti ed incomprensioni.


  7. Cristiana un'impiegata amministrativa, era stata trasferita da una regione del Centro Italia presso gli Uffici della Provincia. Questa lamentava problematiche di inserimento lavorativo. soffriva di un Mobbing "ambientale". La nuova venuta al momento delle presentazioni era sta ignorata dal Sindaco. Nei giorni che seguivano Cristina doveva
    constatare che la sua professionalità veniva osteggiata da un suo superiore gerarchico che poi era pari grado...per tutti i cittadini lei era quella "di fuori". Le chiesi se oltre ai problemi lavorativi ce ne fossero altri. Cristiana scoppia a piangere... racconta che a causa della sua tensione emotiva vissuta sul lavoro, il suo rapporto col marito era peggiorato e poi si era incrinato. Trascurava anche le figlie. Per alleggerire il peso dei suoi problemi famigliari cercai di eliminare  il carico del Doppio Mobbing (ossia i problemi collaterali al Mobbing derivategli dalla famiglia) e le proposi di tornare la volta successiva in seduta accompagnata dal marito e dalle figlie. Quando vennero tutti e quattro, spiegai al marito, ed in modo più semplice alle figlie, la situazione che stava vivendo la paziente sul lavoro...La volta seguente Cristiana tornò col marito. Egli mostrò sollecitudine, era vicino alla moglie per le difficoltà visute sul lavoro. chiesi delle figlie...in
    quel momento trillò il telefonino...era la figlia più grandicella che telefonava e chideva se tutto andava bene. Anche il rapporto tra madre e figlie si stava rasserenando.
     
     
     
    Per i dipendenti Telecom Italia - Se avete altri esempio di Mobbing all'interno della vs azienda siete pregati di commentare questo post

sabato 4 agosto 2012

Aggiornamenti su esodati Telecom

Gli esodati della Telecom finiscono in Aula PDF Stampa E-mail
Mercoledì 25 Aprile 2012 14:32
Corriere Adriatico
Ancona-  La giornata era iniziata con l'incontro del presidente dell'Assemblea legislativa Vittoriano Solazzi e i capigruppo consiliari con alcuni rappresentanti del sindacato Snater di Telecom Italia per le ricadute su Ancona e sulle Marche dei circa 2.000 tagli ipotizzati in tutta Italia nel 2012.


tagli legati ad esodi volontari, ora impossibili per via della riforma delle pensioni. Un incontro che a metà mattinata ha fatto scattare l'approvazione all'unanimità, da parte dell'Aula, di una risoluzione sulla situazione Telecom Marche che unifica i testi di tre mozioni: una bipartisan Silvetti-Bugaro-Eusebi, una a firma di Giancarlo D'Anna, una di Massimo Binci. Il documento impegna tra l'altro la giunta a convocare la direzione nazionale Telecom per "tutelare livelli occupazionali marchigiani e conoscere le strategie aziendali". La sintonia espressa dall'aula ha riscosso un piccolo applauso e un grazie dai lavoratori Telecom presenti alla seduta. "Occorre una riflessione profonda - ha detto l'assessore al Lavoro Marco Luchetti - ma bisogna anche riappropriarsi di punti di direzione e settori strategici. Il nostro programma si basa su domotica e green economy, ma non possiamo sostenere queste strategie se non abbiamo alle spalle strutture significative".
I lavori dell'Aula sono proseguiti poi con un'altra approvazione: quella relativa alla proposta di legge che disciplina i distretti rurali e i distretti agroalimentari di qualità. "I distretti - spiega l'assessore all'Agricoltura Paolo Petrini - sono previsti dalla legge di orientamento in agricoltura del 2001. Si tratta di aggregazioni territoriali dalle peculiari caratteristiche storiche, ambientali, sociali e ovviamente economiche. Aggregazioni che ora potranno chiedere di essere riconosciute dalla giunta in base ad un regolamento". Secondo l'assessore "è un'opportunità per i territori, con agevolazioni fiscali, amministrative e finanziarie previste dalla normativa nazionale".
Passano, infine, le modifiche del regolamento sull'uso del litorale marittimo per finalità turistico-ricreative. "Si tratta in sostanza di uniformare il servizio dei bagnini di salvamento a nuoto su tutte le spiagge da Gabicce a Porto d'Ascoli - ha spiegato il relatore di maggioranza Fabio Badiali (Pd) -. Il servizio partirà a cadenza giornaliera dal secondo fine settimana di giugno sino al primo fine settimana di settembre. Sarà attivato solo nei weekend a partire dal primo giungo". Il regolamento fissa anche la fascia oraria: dalle 10 alle 18. "Ma - spiega Badiali - i Comuni che abbiano ragionevoli motivazioni possono modificare l'orario".